MONJOUR

Superare la frontiera tra me e te: arrivare a incontrarti, per non perderci più tra la folla. […] Trovare un luogo in cui essere insieme sia possible. […] Una cosa che consisterà in una messa in vita gli uni con gli altri e il giorno santo diventerà possibile.J. Grotowski (« Jour Saint » et autres textes)

MONJOUR è un dispositivo performativo che mette al centro una riflessione sul potere e sul gioco di manipolazione tra performer e spettatore.

MONJOUR è un “cartoon contemporaneo” fatto di corpi in carne ed ossa guidati dall’ironia di Silvia Gribaudi con la complicità visiva di Matteo Maffesanti, dai disegni di Francesca Ghermandi, dalle luci teatrali di Leonardo Benetollo e dai funambolici performer: Riccardo Guratti, Timothée-Aïna Meiffren, Salvatore Cappello, Nicola Simone Cisternino e Fabio Magnani. Qual è l’interdipendenza tra pubblico e performer? Qual è la responsabilità reciproca tra spettatore ed artista?

MONJOUR è un giorno per esistere insieme nello spaesamento. Ma cosa siamo disposti a dare per continuare ad esistere?

MONJOUR è composto da 2 danzatori, 1 clown/attore e 2 acrobati. Il lavoro prevede pratiche coreografiche sul rapporto tra corpo e comicità, tra disegno ed estetica nella relazione tra performer e pubblico.

In MONJOUR una regista/performer è in dialogo dalla platea con i performer destrutturando e ricostruendo le immagini che il pubblico vede durante la performance e creando un virtuosismo fisico comico e coreografico. La messa in scena, accesa dai disegni pop dall’artista Francesca Ghermandi, rende permeabili i confini tra artisti e regista, scompagina gli ordini e i ruoli, diviene un urlo che mette al centro la fragilità umana come punto di forza, la fallibilità come potere rivoluzionario, l’inaspettato come possibilità di vedere oltre ai limiti previsti.

“Con un’ironia travolgente, Gribaudi mette a nudo la relazione tra i due poli della creazione artistica, ricordando l’importanza ineludibile della dimensione fruitiva.” Andrea Bonzi in Startagemmi.it

“In Monjour Silvia Gribaudi intende mettere in relazione il palcoscenico, una sorta di circo, e il pubblico. È in sala, con gli spettatori, e di tanto in tanto si unisce alla sua équipe sul palco, come una sorta di finta “regista”, per mostrare ancora più chiaramente ciò che vuole offrirci. Un po’ troppo spesso? Senza troppi colpi di scena? A volte è un’idea vaga che lasciamo emergere, ma che scartiamo subito, prima ancora che provi a mettersi a suo agio. Ed è giusto così.” Nicolas Brizault in unfauteuilpourlorchestre.com

“Il pubblico è ancora una volta entusiasta. Lo spettacolo è godibile, si ride di leggerezza, di movenze buffe, del prendersi un po’ in giro, del nudo svelato e celato, e di quel niente di cui a volte sono fatti la comicità e il ridere di pancia. Le nostre angosce diventano sberleffi clowneschi, e il ridere un’azione corale rigenerante, in cui risuona l’eco di un piacere infantile.” Rita Borga in klpteatro.it

credits

Coreografia Silvia Gribaudi
con i disegni animati di Francesca Ghermandi

Performer Salvatore Cappello, Nicola Simone Cisternino, Silvia Gribaudi, Riccardo Guratti, Fabio Magnani e Timothée-Aïna MeiffrenConsulenza drammaturgica Matteo Maffesanti
Materiale artistico creato da Silvia Gribaudi, Salvatore Cappello, Nicola Simone Cisternino, Riccardo Guratti, Fabio Magnani e Timothée Aïna Meiffren

Disegno luci e direzione tecnica Leonardo Benetollo

Musiche Nicola Ratti, Gioachino Rossini

Produzione Zebra
Coproduzione Torinodanza Festival / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni, Les Halles de Schaerbeek Bruxelles con il sostegno del MiC – Ministero Italiano della Cultura

Progetto realizzato nell’ambito di “Corpo Links Cluster” progetto realizzato da Torinodanza Festival / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Malraux scène nationale Chambéry et Savoie, Associazione Dislivelli e Université Savoie Mont Blanc, sostenuto dal Programma di Cooperazione PC INTERREG V A – Italia-Francia (ALCOTRA 2014-2020)

Con il sostegno di Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’arboreto Teatro Dimora | La Corte Ospitale), ARTEFICI. ResidenzeCreativeFvg/ArtistiAssociati, AMAT/Comune di Pesaro/Residenze Marche Spettacolo, ARMUNIA/Festival Inequilibrio, Lavanderia a Vapore/Centro di residenza per la danza, ATER Fondazione/Teatro Comunale Laura Betti di Casalecchio di Reno, IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia – progetto di Circuito CLAPS e Industria Scenica, Milano Musica, Teatro delle Moire, Zona K.

Durata Performance: 60 min.

foto

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