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Premio Hystrio 2021 – CORPO A CORPO

Motivazione giuria :

“A Silvia Gribaudi va il Premio Hystrio-Corpo a Corpo, per aver forgiato un linguaggio coreografico unico e originale, capace di rivoluzionare negli anni non solo la scena della danza contemporanea italiana e internazionale ma anche lo sguardo della critica e del pubblico più tradizionale, svelando per prima la meravigliosa imperfezione di un corpo libero in scena, allenato a infrangere con coraggio, sapienza e acuta ironia ogni barriera fisica e psicologica, ogni canone estetico e accademico. Dal primo lavoro autobiografico del 2009, A corpo Libero, tutta la ricerca di Gribaudi è un viaggio ininterrotto e controcorrente nelle frange fisiche del corpo: che invecchia, nel commovente What Age Are you Acting; che osa, nell’iconico R.OSA – 10 esercizi per nuovi virtuosismi; che si vergogna in Humana Vergogna, nato all’interno della casa circondariale di Matera per Matera Capitale Europea della Cultura; fino alle più recenti produzioni Graces e Mon Jour che confermano Gribaudi tra le più eclettiche e sensibili autrici del nostro Paese. All’interno di questo percorso artistico una menzione speciale va ai progetti coreografici di comunità Over60 e Oggi è il mio giorno, attraverso i quali, dal 2011, Silvia Gribaudi incontra il suo pubblico anche fuori dal palco, celebrando il riscatto e la gioia di danzare, ciascuno con la propria forma fisica e la propria età, sempre e ovunque.”

2014 Silvia Gribaudi ph Alice Pozzoli
2014 Silvia Gribaudi ph Alice Pozzoli

Premio Hystrio-Corpo a Corpo a Silvia Gribaudi: nata a Torino, dal 2004 focalizza la propria ricerca artistica sull’impatto sociale del corpo, mettendo al centro del linguaggio coreografico la comicità e la relazione tra spettatore e performer. Si è fatta conoscere con lavori come A corpo libero(2009), R.osa (2017) e Graces (2019). Ha partecipato a progetti artistici di ricerca quali Choreoroam (2011), Triptych (2013), Act your age (2014) progetto europeo sull’invecchiamento attivo attraverso l’arte della danza, da cui è nata la performance What age are you acting? e il progetto territoriale Over 60. E ancora Performing gender (2015), Corpo links cluster (2019/2020) in cui la relazione tra danza, montagna e comunità montana ha dato vita al progetto site specific Trekking coreografico e allo spettacolo Monjour (2021). Nel 2021 è coreografa ospite per “Danser Encore, 30 solos pour 30 danseurs” progetto per l’Opéra de Lyon ed è selezionata dal network internazionale Big Pulse Dance Alliance.

“The right time to…” Opéra National de Lyon – Danser Encore

THE RIGHT TIME TO…
choreography: Silvia Gribaudi
performer: Giacomo Luci
dramaturge: Annette Van Zwoll
costume stilyng: Ettore Lombardi
“We are here. Now. Together. Breathing in. And out.
In The right time to… Silvia Gribaudi, together with dancer Giacomo Luci , explores the notion of presence and absence in our relationships to one and other. Aiming for a sense of collectivity they intuitively search for the right moment to jump, to sit, to watch, to wait, to connect, to belong. With his virtuous moves and transparent presence, Luci entices you into an intimate space, where we can jointly share and celebrate the space and time we are in.”
L’idée de ce programme, unissant un danseur du Ballet de l’Opéra de Lyon à un chorégraphe dans un solo qui lui est consacré, est née pendant la pandémie. Elle témoignait de cette nécessité vitale de danser encore, malgré tout, obstinément. Mais, au-delà des circonstances, il s’agissait pour la nouvelle directrice, Julie Guibert, de mettre un coup de projecteur sur ces interprètes exceptionnels, en permettant au public de faire connaissance avec la troupe. À Chalon, ce sera la première fois que la totalité de ce concept sera déployé avec sept solos, dont quatre seront créés pour cet événement, dans un parcours investissant l’intérieur et l’extérieur de l’Espace des Arts.”

MONJOUR

MONJOUR 

di Silvia Gribaudi

Con Salvatore Cappello, Nicola Simone Cisternino, Silvia Gribaudi, Riccardo Guratti, Fabio

Magnani e Timothée-Aïna Meiffren

Consulenza artistica e drammaturgica: Matteo Maffesanti

Disegni animati di: Francesca Ghermandi

Materiale artistico creato da Silvia Gribaudi, Salvatore Cappello, Nicola Simone Cisternino,

Riccardo Guratti, Fabio Magnani e Timothée-Aïna Meiffren

Disegno luci: Leonardo Benetollo

Direzione tecnica: Leonardo Benetollo

Creative producer: Mauro Danesi

Musiche: Nicola Ratti, Gioachino Rossini

Produzione: Associazione Culturale Zebra

coproduzione: Torinodanza Festival / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro Stabile

del Veneto Carlo Goldoni, Les Halles de Schaerbeek (Bruxelles)

Con il sostegno del MIC

Progetto realizzato nell’ambito di “Corpo Links Cluster” progetto realizzato da Torinodanza

Festival / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Malraux scène nationale Chambéry et

Savoie, Associazione Dislivelli e Université Savoie Mont Blanc, sostenuto dal Programma di

Cooperazione PC INTERREG V A – Italia-Francia (ALCOTRA 2014-2020)

Con il sostegno di Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’arboreto Teatro Dimora | La Corte

Ospitale), ARTEFICI.ResidenzeCreativeFvg/ArtistiAssociati, AMAT/Comune di Pesaro/Residenze Marche Spettacolo, ARMUNIA/Festival Inequilibrio, Lavanderia a Vapore/Centro di residenza per la danza, ATER Fondazione/Teatro Comunale Laura Betti di Casalecchio di Reno, IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia – progetto di Circuito CLAPS e Industria Scenica, Milano Musica, Teatro delle Moire, Zona K.

OVERTOUR

OVERTOUR

https://www.lab80.it/Films/view/distribuzione/1917

Documentario di Andrea Zanoli (Italia 2021)

Silvia Gribaudi è una delle più importanti performer e coreografe italiane. La sua costante ricerca su corpi insoliti e “invisibili” l’ha spinta a lavorare nel corso dell’ultimo decennio con donne “over 60” di tutta italia, tutte senza esperienza artistica, accompagnandole delicatamente a valicare i confini che la società impone loro. Con alcune di loro inizia un vero e proprio viaggio alla riscoperta di un corpo in continua ed incontrollabile trasformazione, che segnerà indelebilmente anche la ricerca artistica di Silvia stessa.

Una produzione di  Lab 80 film

In collaborazione con  FDE Festival Danza Estate | 23/C ART, Festival ORLANDO Identità | Relazioni | Possibilità, Associazione Culturale Zebra, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino | La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia-Romagna, Armunia | Inequilibrio Festival e Gender Bender Festival | Il Cassero LGBTI+ Center

 

 

 

GRACES vince PREMIO DANZA&DANZA 2019 “Produzione italiana dell’anno”

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Motivazione Giuria :

“Con Graces Silvia Gribaudi continua la sua investigazione sul tema
della bellezza mettendo a diretto confronto – anche in un sagace gioco di convenzioni legato ai ‘generi’ – femminile e maschile, quotidianità e ideale, danza praticata e danza idealizzata. Qui tre svettanti barbuti danzatori si contrappongono, mischiano, giocano con la stessa Gribaudi, epitome della normalità sica non disciplinata e âgée. Brevi sequenze coreografate, dove si passa da una citazione accademica

a un ‘numero’ da show televisivo, si alternano a dialoghi con il pubblico per rivendicare ganci intellettualistici, il tutto costruito con una ironia scapricciata che alleggerisce i cuori. Sotto sotto, però, serpeggia una sagace satira non solo dell’attuale costume sociale ma anche a certi vezzi della danza di oggi, che l’autrice non manca di beccare. Ed è questo che dà solidità a una pièce leggera, sì, ma intelligentemente pensosa.”

Giuria del Premio Danza&Danza-Mario Bedendo, composta dai critici della rivista Elisabetta Ceron, Giuseppe Distefano, Francesca Pedroni, Silvia Poletti, Sergio Trombetta, Carmelo A. Zapparrata e presieduta da MAria Luisa Buzzi .

Finale Premio Rete Critica per GRACES

https://retecritica.wordpress.com/

7 dicembre  danza e teatro insieme per Finale Premio Critica Italia

 

I FINALISTI 2019 DEL PREMIO RETE CRITICA

Il 20 settembre 2019 si è concluso lo spoglio del primo turno della IX edizione del Premio Rete Critica, che la rete dei migliori blog e siti web indipendenti di informazione e critica teatrale assegna dal 2011 al teatro italiano contemporaneo, dando i seguenti risultati:

MIGLIORE COMPAGNIA/SPETTACOLO

Davide Enia – L’Abisso 7 voti

Silvia Gribaudi – Graces e Humana Vergogna 6 voti

Dom – L’uomo che cammina 4 voti

Il Mulino di Amleto – Platonov 4 voti

MIGLIORE PROGETTO – ORGANIZZAZIONE – PREMIO SANDRA ANGELINI

Teatro dei Venti – Moby Dick 10 voti

Mutaverso Teatro – Erre Teatro 7 voti

Festival Testimonianze Ricerca Azioni di Teatro Akropolis 6 voti

MIGLIORE PROGETTO – COMUNICAZIONE

Fattoria Vittadini 6 voti

Spettatore Professionista – Stefano Romagnoli 6 voti

Compagnia Frosini / Timpano 4 voti 

Alle votazioni per il primo turno del Premio Rete Critica 2019 hanno partecipato 33 siti e blog di informazione e cultura teatrale, che nella fase preliminare hanno espresso una rosa di segnalazioni, dalle quali sono emersi i candidati al primo turno. Tutti i voti (e le segnalazioni) sono disponibili sul sito retecritica.wordpress.com.

Dopo la prima fase di votazioni, che si è svolta online, la fase finale del Premio si svolgerà al Teatro Verdi di Padova grazie al Teatro Stabile del Veneto venerdì 6 e sabato 7 dicembre 2019. In quest’occasione sarà possibile assistere agli spettacoli delle compagnie finaliste e alle presentazioni dei progetti organizzativi e dei progetti di comunicazione selezionati per la fase conclusiva. Alla manifestazione parteciperanno anche i rappresentanti delle testate che hanno partecipato alla votazione.

Nelle precedenti edizioni, il Premio Rete Critica ha segnalato alcune delle realtà più innovative e interessanti della scena italiana, sottolineando l’importanza del ruolo che la rete sta conquistando anche in campo culturale e della divulgazione teatrale, per l’audience building and development: Menoventi (2011), Daniele Timpano (2012), Alessandro Sciarroni (2013); CollettivOCineticO (Spettacolo/compagnia), Archivio Zeta (Organizzazione) e VolterraTeatro Festival (Comunicazione) nel 2014; Gli Omini (Spettacolo/compagnia), Case Matte (Organizzazione) e Puglia Off (Comunicazione) nel 2015; Oscar De Summa e la compagnia ANAGOOR (ex-aequo per Spettacolo/compagnia), Zona K – Milano (Organizzazione – Premio Sandra Angelini), La tournée da bar – Davide Palla (Comunicazione) nel 2016; Marta Cuscunà (Miglior spettacolo/compagnia),  NEST Napoli Est Teatro e Nuovo Teatro Sanità (ex aequo Migliore progetto organizzativo-Premio Sandra Angelini), Terreni Creativi (Migliore progetto di comunicazione) nel 2017. Infine nel 2018 i vincitori sono stati: Kepler-452 (Miglior spettacolo/compagnia), Progetto MigrArti (Migliore progetto organizzativo-Premio Sandra Angelini), Il Manifesto della Comunicazione NonOstile – Parole Ostili (Miglior Comunicazione). 

REPORT THIS AD

AGENDA DELLA FINALE DEL PREMIO RETE CRITICA

Venerdì 6 dicembre 2019 ore 17.00 – Ridotto del Teatro Verdi Padova

Miglior Progetto/Organizzazione

  • Festival Testimonianze Ricerca Azioni di Teatro Akropolis
  • Teatro dei Venti
  • Mutaverso Teatro

Venerdì 6 dicembre 2019 ore 19.00 – Ridotto del Teatro Verdi Padova

Dom – L’uomo che cammina il film – Video 30 minuti Milano con studio Azzurro

Venerdì 6 dicembre 2019 ore 21.00 – Teatro Verdi Padova

Il Mulino di Amleto – Platonov

Sabato 7 dicembre 2019 ore 15.00 – Ridotto del Teatro Verdi Padova

Miglior Progetto di Comunicazione

  • Compagnia Frosini/Timpano
  • Fattoria Vittadini
  • Spettatore Professionista

Sabato 7 dicembre 2019 ore 17.00 – Ridotto del Teatro Verdi Padova

Davide Enia – L’abisso (materiali e testimonianze)

Sabato 7 dicembre 2019 ore 19.00 – Teatro Verdi Padova

Silvia Gribaudi – Graces

Sabato 7 dicembre 2019 ore 21.00 – Ridotto del Teatro Verdi Padova

Proclamazione dei Vincitori

a seguire cena

Il Regolamento del Premio Rete Critica e le segnalazioni dei blog e siti che partecipano alla votazione sono online alla pagina https://retecritica.wordpress.com/

INFO sul Premio Rete Critica:

premioretecritica@gmail.com

https://retecritica.wordpress.com

FB @ReteCritica

A CORPO LIBERO URBAN

“A Corpo Libero is a unique antidote to the omnipresent youth glamour market, and Gribaudi is hilarious, self- aware, and all-woman.”
Lorna Irvine, Tue 7 Aug 2012, theskinny.co.uk

A woman is placed in a time and space, who discovers an inadequacy that she tries constantly to overcome in order to regain that freedom to which she aspires. This is a work of movement that passes through the rigidity and fluidity of the body, arriving at a distant femininity and falls joyously in its concrete reality!

“Gribaudi is endowed with generous curves, a piquant sense of humour, great comic timing and an adorable willingness to throw caution (and the teensy, stretchy frock that causes her so much embarrassment) to the wind.”
Mary Brennan, Tue 7 Aug 2012, heraldscotland.com

“A Corpo Libero is a glorious and life affirming piece; short in length but big in heart. Everything is pitch perfect – lighting, sound, staging and choreography. A joy and a gem.”
Lisa Wolfe, Tue 7 Aug 2012, totaltheatrereview.com

 

A CORPO LIBERO

Winner of the Giovane Danza D’Autore Veneto award (Italy 2009)
Winner of the Giovane Danza D’Autore Veneto audience award (Italy 2009)

Biennale di Venezia 2010 – Aerowaves Dance Across Europe 2010 – Edinburgh Fringe Festival 2012

Musical Arrangement : Mauro Fiorin
Lighting : David Casagrande Napolin, Leonardo Benetollo and Silvia Gribaudi Duration: 15 min

 

OUT OF PLANET Project 2019 /2021

 

Out of planet is a performance created by Silvia Gribaudi and Bassam Abou Diab.
The project is supported by MAQAMAT Dance Theater, MIBACT, IIC Beirut and Zebra
Cultural Association (Silvia Gribaudi’s company supported by MIBACT-Ministry of Cultural Heritage and Activities since 2018).
In 2018 Out of Planet was hosted by MAQAMAT in Beirut for its first residency.
Supported by the Etape Danse Project, Out of Planet was hosted for a residency and one open sharing in August 2019 by Fabrik Potsdam, partner of the action.
The next step will be at La Maison CDCN Uzès Gard Occitanie, in February 2020.

What can you say?
Being out of the planet,
But which planet?
Is it the one we inhabit, where we live?
Where we share spaces?
Is it our body, our mind?
More than ever, today one is looking for an image that is as far from oneself as possible.
The wish to be fake, visible.
Youtubers, Facebook, Instagram, talent shows: Got talent, Big brother, The X factor, The Voice, American Idol…
Every youngster should be a revelation
What is left behind, after all this visibility?
What does it mean to be famous?
Who decides? When? How?
Why?
Who is famous today?
What is the essence of being seen? Loved? Acknowledged?
Hello Youtubers! Here they come, into the fray! Here they are! The Out of planet!

 

Concept and choregraphy: Silvia Gribaudi and Bassam Abou Diab
video: Matteo Maffesanti
Light design: Leonardo Benetollo

Production Zebra (IT), Supported by Étape Danse with French Institute of Germany –
Bureau du Théâtre et de la Danse,  La Maison CDCN Uzès Gard Occitanie, Théâtre de Nîmes – conventional scene of National interest, fabrik Potsdam, DGCA – Ministry of Culture and of Communication – and the City of Potsdam. In collaboration with Mosaico Danza – Interplay Festival in partnership with Fondazione Piemonte dal Vivo and Lavanderia a Vapore di Torino, Collegno.
In collaboration with Maqamat Dance Theatre Beirut (LB), Anghiari Dance Hub (IT), Armunia/Festival Inequilibrio Castiglioncello  (IT), Qui e Ora residenza teatrale (IT).

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